- Pronto Emy
- Enrico? Che c’è?
- Birra
Questa breve comunicazione è come il lancio di un S.o.S in mare, è il richiamo per eccellenza, un Warning internazionalmente riconosciuto, che implica a) giornata disastrosa che stenta a volgere al termine; b) situazione caotica in ufficio, tale per cui vorrei mettermi a strillare, ma non posso perché il lavoro mi serve; c) nessuna speranza apparente di sopravvivere alle vicessitudini finora occorse che al momento paiono il preludio ad un domani ancora più tempestoso; d) nessun desiderio residuo se non stravaccarsi sul divano e bere con le uniche persone al mondo che non potresti mai mandare a quel paese. ...Segue
Le precedenti lettere a),b) e c) se sommate portano ad una equazione il cui risultato è 1,3823749, ovvero gli ettolitri di birra con i quali è necessario innaffiare la serata per raggiungere i quattro stati della pace dei sensi serale post disastro nucleare in ufficio ovvero giungere, al culmine della serata, ad uno stato di semi trance in cui inizi a a) dichiarare a tutti “Amici miei vi amo! No veramente, lo sento, non è il fatto che beviamo da dure ore consecutive”. b) improvvisamente dire “Ma si fottano, potranno avere la mia testa, ma non il mio cuore” con un tono alla William Wallace e, fortunatamente di rado, conciato come lui, con tanto di trucco; c) zzzzzzzz!!! russo liberatorio sul divano fino alle cinque del mattino successivo, con piccolo rinvenimento di soprassalto urlando le parole “maledetti inglesi, non avrete la nostra terra” d) incontrare qualcuno dei superstiti della serata mentre strisci alle soglie del bagno, con colore ed andatura da zombie di Romero, citando, con occhi vagamente gialli, come una novella Rossella O’Hara “Domani è un altro giorno….Peccato che sia già oggi”
Posta la Birra si deve aggiungere il cibo..e cosa meglio di un Hamburger...ma senza uscire, in queste situazioni non si può uscire, allora il take away di T-bone Station.
Ma vi chiederete tutto questo perché? Qual è questo incontro che nasce da piccole imprese?
Tutto a tempo debito.
Allora prima di tutto perché il disastro nucleare?
Beh dovete sapere che mio fratello fa l’avvocato, in un grosso studio, si chiama PBM - Ponti, Blucher Moretti. Sono molto importanti, hanno tre piani di un ridente, almeno all’esterno, palazzo ad otto km da qui, comodamente raggiungibile di mattina in appena 30 minuti di macchina.
Enrico lavora in un team il cui capo è Fabio. Fabio, l’ho conosciuto tempo fa, è una persona adorabile, schietta, curiosa. Non vi so dire se riesca però a mettere in fila più di trenta parole in una conversazione non professionale.
- Allora Ale, mi ha detto tuo fratello che sei tornato da poco e che per un po’ hai lavorato fuori.
- sì, è stato molto interessante, ho rivisto dei posti di cui ormai ricordavo veramente poco, dove ero andato con i miei genitori.
- Io fino a trenta anni non ho mai viagg..
- driiin
- Scusatemi. Pronto?
Alcuni lo chiamano Clint Fabio, perché risponde sempre al primo squillo, a volte basta solo la vibrazione perché possa sfoderare il suo cellulare dalla fondina.
Altri lo chiamando Fab-driin perché dicono che il più delle volte non riesce a pronunciare il suo nome per intero, senza dovere prima rispondere a qualche chiamata.
Comunque lo vogliano chiamare, Fabio è uno che non sa staccare, ecco perché tra quelli del team si riferiscono a lui con il nome in codice di Duracell.
L’altra grande caratteristica di Durac..ehm di Fabio, oltre a quella di avere ormai instaurato un rapporto osmotico con il suo cellulare, tal per cui non è impossibile accertare dove inizi uno e finisca l’altro, è che è perennemente in viaggio. Non avrà girato altro paese che i dintorni di Viterbo fino a trent’anni, ma certo si è ripreso con gli interessi.
Ma allora questo incontro?
Facciamo con calma
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