Da una parte una via che deve il suo nome ad uno degli appellativi della dea della caccia e dall'altra un numero, il 15, che si incontrano nella coincidenza di un portone romano.
Il tutto condito da un appuntamento in una piazza, di fronte al cinema. Questa la ricetta per un incontro che si sogna sin da bambino. Questo il preludio per una sorpresa che solo una giornata innocua sa regalare.
Avevo appuntamento con la mia collega Daphne, le dovevo riportare un "preziosissimo borsellino porta-moneta" uno di quegli oggetti tipicamente femminili, di quelli che nascono con una funzione - riporre le monete appunto- e poi però assumono connotati mistico/esistenziali, perchè le ragazze riescono a farci entrare, in quei micron quadrati, qualsiasi cosa, attribuendo al contenuto di questi astucci un valore che supera di gran lunga quello di pochi centesimi di euro, e che invece diviene incalcolabile.
Complice la giornata sono riuscito a trovare un posto al primo tentativo, proprio di fronte ad un cinema, al civico numero 5. Nell'unica sala facevano anche un film che volevo andare a vedere.
Avevo appuntamento con la mia collega Daphne, le dovevo riportare un "preziosissimo borsellino porta-moneta" uno di quegli oggetti tipicamente femminili, di quelli che nascono con una funzione - riporre le monete appunto- e poi però assumono connotati mistico/esistenziali, perchè le ragazze riescono a farci entrare, in quei micron quadrati, qualsiasi cosa, attribuendo al contenuto di questi astucci un valore che supera di gran lunga quello di pochi centesimi di euro, e che invece diviene incalcolabile.
Complice la giornata sono riuscito a trovare un posto al primo tentativo, proprio di fronte ad un cinema, al civico numero 5. Nell'unica sala facevano anche un film che volevo andare a vedere.
Un po’ in ritardo mi sono precipitato verso l’indirizzo dell'appuntamento, Imboccata la strada ecco il portone numero 15. Di fronte a me si avvicina una ragazza, bionda e raggiante. Un tocco esotico. Sicuramente straniera. Una delle tante turiste che affollano la città in questo periodo.
Ma perchè ero lì?
Quella stessa sera, non ci eravamo dati un orario, quindi Daphne è arrivata un pò sul presto.
Dissolvenza
sotto voce...
Dissolvenza
Dissolvenza.
Dissolvenza
Abbiamo disseminato degli indizi. Queste piccole coincidenze hanno fatto sì che quel giorno mi trovassi a quel portone per fare qualcosa che avrebbe ben presto perso alcun senso se non farmi conoscere una persona. Tutto parte poco prima di giungere alla cassa dell'Off Limits.
- Ciao Daphne!
- Ciao Alex.
- Che fai qui?
- Compro delle birre, vendono solo questo.
- Sì..no..intendevo che ci fai qui.
- Compro birre.
- ....Da queste parti?!
- Ho fatto un giro per via Appia.
- Senti perchè stasera non vieni da me e ci beviamo una cosa con mio fratello e gli altri.
- Va bene.
Daphne è la mia collega, amore ed odio contraddistinguono il nostro rapporto. Questa è una fase oserei dire idilliaca.
Per giunta lei adora mio fratello, si conoscono da prima che la incontrassi, anche se allora solo di sfuggita, per amicizie in comune.
Inoltre lei ha avuto occasione di lavorare con alcuni dei colleghi dello studio di Enrico.
Quella stessa sera, non ci eravamo dati un orario, quindi Daphne è arrivata un pò sul presto.
- Ragazzi ma sapete se c'è un posto dove posso fare delle fotocopie di questi?
- Spartiti? Ma suoni?
- Io si, ma non sono per me, sono per una mia amica. Si tratta di poche paginette.
- Comunque andiamo da Mork.
- Da chi?
- Uno che fa le fotocopie.
- Ah ok.
Dissolvenza
- Scusa Mork, mi potresti fare leggermente più grande la fotocopia.
- Scusa?
- No dico..Mork..
- No, Daphne..aspetta, scusa dice se puoi ingrandire leggermente l'immagine.
- Ah ok..non capisco bene però la prima par..
- No ma tranquillo, niente.
sotto voce...
- Ma che dici Alex?
- Che dici tu Daphne, lo chiami Mork!
- Me lo hai detto tu che si chiama così.
- Ma chi? Io..noi lo chiamiamo Mork..ma mica si chiama così.
- Ah..che vuol dire? Che lingua è?
- E' un nome!
- Di quale Paese?
- Ork.
- Dove?
- E' un pianeta.
- Ma mi prendi in giro?
- No si chiamava così.
- Il pianeta?
- Mork di Mork e Mindy, ma non te lo ricordi il telefilm?
- Un telefilm? Non ti capisco.
- Mork era un personaggio di una serie di parecchi anni fa, Mork e Mindy.
- Mai sentita.
- Non è possibile.
- Non ho la tv.
- Non l'hai mai avuta, perchè è un telefilm di quando eravamo piccoli.
- No.
- Ecco le fotocopie.
- Grazie.
- Comunque non è possibile che tu non ricordi. Robin Williams.
- Il cantante?
- No..Robin, l'attore.
- Beh.
- Faceva Mork.
- Ah, faceva uno che aveva l'internet point-fotocopisteria in un altro pianeta.
- No. Ma lo fai a posta?
Dissolvenza
- Aspetta li ho io gli spicci per il conto del T-Bone.
- Ok.
- Aspetta non trovo il borsellino degli spicci...L'ho lasciato dall'amico tuo alieno.
- Chi?
- Mirk!
- Mork.
- Oh no.
- Vabbè domani mattina ci vado e te lo porto.
- Menomale che dovevamo pagare il conto, altrimenti non me ne sarei mai accorta.
Dissolvenza.
- Alex?
- Trovato il borsellino.
- Meno male.
- Mork, appena sono entrato, mi ha detto, ecco il borsellino della tua amica straniera.
- Pensava che non parlassi italiano, perchè non capiva Mork.
- Penso che volesse dire strana, ed abbia detto straniera, ma la ragione direi che è quella.
- Senti ti dispiace se ci vediamo e me lo porti, dai ti offro un aperitivo. Ci sono pure le tessere.
- Ti pare.. comunque va bene, te lo porto a casa.
- Ma non sono a casa mia.
Dissolvenza
Ed eccomi in un punto di Roma che mi piace molto, una zona verde, con a pochi passi una villa spettacolare.
Per chi sia rimasto ancora disorientato, un'altro punto di riferimento, quartiere Trieste, a pochi passi da Villa Ada.
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