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venerdì 24 febbraio 2012

Stasera a Casa di Clementina, la Roma dei locali suburbani


La location
Il locale si trova in via Clementina 9, nel cuore di Rione Monti.
La particolarità del locale è che vuole riprodurre una vera casa, quella di Clementina appunto.
Si entra da una porticina poi lungo una scaletta (il locale è in un seminterrato) direttamente in cucina, con tanto di tavolo con sedie, salumi appesi, lavabo, una enorme bilancia, forno a microonde per riscaldare gli aperitivi fai da te. ...Segue


Si prosegue in un salotto, completo di divani e libri per poi attraversare un giardinetto (le piante sono finte ma di effetto) per poi finire in camera da letto, completa, ovviamente, di letto matrimoniale con cuscini e lenzuola. Il guardaroba di casa è un’enorme cabina armadio abitabile, dove vari artisti emergenti contemporanei espongono (e vendono) le proprie creazioni, motivo per cui è l’unica “stanza” luminosa della casa, che per il resto rimane in penombra. Il dj si trova in camera da letto… vicino alla toilette.
L’ambiente, a metà tra il vintage trasandato e il retrò andante, forse a anche a causa – o per merito a seconda dei gusti – della poca luce e delle macchie di umidità sul soffitto (non so quanto volute), risulta immediatamente familiare al visitatore che non può davvero fare a meno di sentirsi a casa.
Un vecchio videogioco a gettoni si trova vicino al bancone… è funzionante per chi volesse rivivere le emozioni degli anni 80! il case è originale, mi sono affacciato con la faccina da ragazzino, curiosissimo e ho visto un viso conosciuto che mi ha riportato indietro negli anni.
In primo piano, immersa nella grafica 2d a 16 bit, con colori sgranati e definizione che oggi potremmo ritrovare solo in un cellulare rotto, c'era il viso di Chun-Li. Me la ricordavo più bella, sicuramente più definita nell'immagine.
A parte questo piccolo momento di nostalgia videoludica, ci siamo fermati al bancone. Per me ed Enrico un bicchiere di Barbera, per Emy il Traminer.
Il servizio
Il servizio è assente. Se si vuole qualcosa da bere lo si deve chiedere al bancone, ma non c’è servizio al tavolo, dove in effetti ti puoi accomodare solo se trovi posto. Idem per la sedia alla scrivania, i divani del salotto o il letto matrimoniale. Insomma il posto dove appoggiarsi lo devi trovare o inventare tu. Del resto, il concept è: fai come se fossi a casa tua. Noi siamo andati a bere un bicchiere di vino, quindi una soluzione l'abbiamo trovata sebbene il locale fosse mediamente pieno, il che mi pare comunque essere un buon segnale, visto che per giunta si trattava di una serata infrasettimanale. Il medesimo discorso in ordine alla organizzazione probabilmente va fatto anche per l’aperitivo. A tal proposito, in attesa di un test sul campo, l'unico accenno che posso fare è che nel locale vi è un forno a microonde, munito di cartello che invita a riscaldare il proprio piatto, interessante.
Quanto al cibo
Mi riservo, nei prossimi giorni, di tornare al locale e di testare con mano l’aperitivo. Per ora, purtroppo non posso ancora esprimermi. Quanto al vino, nulla da dire. Qualità nella norma, così come la varietà di scelta tra le etichette, ridotta nel numero, ma classica nell'elenco dei nomi.
Voto?
L’idea è buona e originale. Il locale risulta accogliente ma forse ricorda troppo una casa di studenti in affitto in nero a Roma (chi ha vissuto l’esperienza può capire meglio l’osservazione). Non mi piace l’idea che il servizio sia totalmente assente, per quanto mi rendo conto che faccia parte dell’idea alla base del locale. Non mi piace neppure che nella riproduzione della casa di Clementina non si sia fatta molta attenzione a piccoli particolari che avrebbero potuto rendere il locale realmente accogliente e più comodo: tanto per buttarla lì, ad esempio, un guardaroba reale per i cappotti, o la creazione di maggiori spazi per appoggiare i bicchieri (o eventualmente i piatti dell’aperitivo) o perché no… per sedersi! Insomma, premiata l’originalità di un locale concepito per chi vuole chiacchierare anche – e soprattutto – in piedi in un luogo intimo e con musica dal vivo in sottofondo, meno premiante la poca attenzione a tanti piccoli accorgimenti… per ora e in attesa di un maggiore approfondimento diamo un 6 per la novità… che una volta tanto fa la differenza! Nel complesso la sensazione che infonde non è negativa, ma il primo impatto non è ancora convincente. Sebbene ci sia rimasta la voglia di tornare per sperimentare un'altra serata in questa location, non siamo tuttavia usciti con l'entusiasmo di aver trovato una piccola perla un pò nascosta all'interno della vita notturna della città, come invece presagivamo. Insomma deve crescere.
Last but not least… i prezzi!
Anche su questo punto mi riservo di tornare… 5 euro per un bicchiere di vino mi sembra un prezzo più che nella norma a Roma, stupisce invece che la bottiglie costino 25 quando di solito, in proporzione costano sempre un po’ di meno… il resto alla prossima puntata! Comunque il prezzo alla mescita mi sembra buono.

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