Liu Bolin, presente/assente a Roma.
C'è di cui giocare con le parole quando si parla di un’artista che fa delle sue performances personali una forma di arte in grado di incantare, far sorridere e soprattutto stupire, cosa che sempre meno spesso capita.
Lungi dal volere cimentarsi in commenti artistici volevo cogliere l'occasione della sua presenza a Roma, in concomitanza con il compleanno della città, per segnalarvi la camaleontica e prolifica attività di questo artista cinese classe 1973.
In un mondo in cui si manifesta una continua ed a volte ossessiva voglia di apparire, dove si è vittime e agitatori di una concentrica deriva verso il proprio ego, ecco un'artista, emblema tipico di chi generalmente si pone al centro dell'attenzione, che scompare e che fa del mimetizzarsi la sua chiave stilistica, la sua forma di espressione ed il suo successo visto l'incredibile perizia oltre che sorprendente fantasia con cui riesce a sfocare.
Per darvi un assaggio ecco l'immagine di una delle sue performance visionabili sul sito di Box Art Gallery di Verona
Titolo:Piazza San Marco

Tecnica:c-print
Anno:2010
Ed ecco l'articolo che il Corriere della Sera ha dedicato alla sua visita a Roma.
Ed ecco l'articolo che il Corriere della Sera ha dedicato alla sua visita a Roma.
Se vi chiedete come possa fare, immaginate di dipingervi le linee, i colori e le intersezioni di ciò che è alle vostre spalle e di diventare parte dello sfondo che è dietro e avrete intuito come tutto ciò avvenga.
Vi consiglio un tour per i siti a lui dedicati per scoprire o solo per rivedere alcune delle immagini che ha saputo ricreare.
Si suol dire che less is more e che a volte ci si fa notare di più per la propria assenza che per la presenza..chissa!?
Se siete interessati qui l'articolo del Corriere della Sera
Se siete interessati qui l'articolo del Corriere della Sera
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