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giovedì 2 febbraio 2012

Sense of Wine, ovvero scoprire il vino a Roma 2 parte



By André Karwath
Dove eravamo rimasti? Ah sì la Sicilia, chissà se in questo momento anche lì fa così freddo come oggi.
Ci siamo incamminati verso lo stand. Visto il gastro-programma che ci eravamo fatti, viste le cattive eno-intenzioni che avevamo, sembravamo i Navy Seals della degustazione. Movimenti rapidi, sguardi d'intesa veloci, calavamo sui somelier da tutti i lati come ninja armati forchettina e bicchiere. Li fissavamo dritti, discutevamo un pò prima e poi chiedevamo qualche vino da provare ... Segue 










In Sicilia abbiamo incontrato una vecchia conoscenza:

Un vino bianco, tanto per inziare, Lighea  della casa Donnafugata - un Bianco-Zibibbo Sicilia I.G.P.  Vino da pesce, veramente buono.

Come ha tenuto a dire anche Angie, bella pure l'etichetta.

Un'altra proposta sicula è sicuramente un altro vino bianco il Tasca d'Almerita Capofaro - Malvasia I.G.T. Salina, per capirci nella classifica Wineadvocate di Robert Parker ha ricevuto 89/100, mentre in quella di Luca Maroni 89/99.
Persa Angie siamo arrivati in Calabria, nonostante l'affetto che io provi per la regione, sono sempre un po' diffidente nei confronti dei suoi vini. Stavolta ad accoglierci un altro nome noto delle nostre serate, in questo caso un rosso, Maradea Riserva - Rosso D.O.C. - Tenuta Iuzzolini. Da segnare.

Ritrovata Angie sulle sponde dello stand della Puglia,, ci siamo fatti dare qualche indicazione.

  • Boh sono tutti buoni!
  • Ok, ma quali hai provato? Così ne assaggiamo uno o due e procediamo.
  • Ma il vino è tutto buono, perchè dovete avere una mente ristretta?
  • Tutti..li deve aver provati tutti.
  • Sì Emy penso non ne abbia saltato nessuno.
  • Mentre dicevo così Enrico l'ha presa sotto braccio.
  • Possibile che stiamo ancora all'inizio e già ti devo portare in giro come un peso?
  • Ma che dici io mi sento così leggera!!
  • Andiamo bene! Ma non ti avevo lasciato con dei grissini?

Ma la paura di mettere 100 grammi per i grissini aveva colpito ancora. Avremmo presto scoperto in Molise che Angie aveva stoicamente rinunciato ad ingurgitare carboidrati ed aveva sfidato, impavida, senza protezione calorica, già l'esercito dei vini pugliesi. Ne era uscita malconcia.

In Basilicata troviamo un capannello di gente e ci dirigiamo tutti a vedere. Alle Cantine del Notaro ci offrono da degustare buoni vini i cui nomi richiamano il mondo giuridico tanto caro ad Enrico, a me un po’ meno.. sigh. Enrico che non si è lasciato scappare questo assist servito dal destino per fare lo splendido con il sommelier.

  • Vorrei provare il Preliminare, per favore
  • Subito Signore. E’ un bianco I.G.T., principalmente aglianico, etc. etc.
  • mhhhhh buonissimo! Beh non avevo dubbi, sa, facendo l’avvocato intuivo che i preliminari, ops preliminare, fosse una pietra miliare della sua cantina! Credo che proverò anche l’Atto (Rosso I.G.T.), sa, momento conclusivo in cui confluisce tutto lo sforzo produttivo.....


L'abbiamo trascinato via, oramai privo di qualunque freno inibitore (ne avesse mai avuti!) che continuava a parlare di atti, rogiti, firme, per passare in Molise.
Nel mio caro Lazio vi erano nomi noti, ma ho scoperto tra gli altri un nome la Isabella Mottura - Tenuta Corte di Tregoniano.

Dall'Umbria invece voglio segnalare un Agriturismo, di nome Azienda Agricola Santo Iolo, che ci ha proposto due vini, dal nome, se non erro, Primum e Argyrion, uno conservato in botte, l'altro in acciaio.

La strada si è fatta più impervia ed abbiamo virato verso i lati della sala, per assaggiare qualcosa. Abbiamo assaggiato - proprio degli assaggini – del buono patanegra e dell'ottima 'nduja su crostino.
Eravamo di nuovo pronti e ci siamo gettati nella mischia.

Di fila Abruzzo, Toscana, Marche ed Emilia.
La Toscana assolutamente deludente, il San Giovese la faceva da padrone, ma i vini che abbiamo testato non erano degni di nota. Tuttavia come era facile prevedere, si assiepava proprio lì la maggior parte degli stranieri accorsi, in particolare anglofoni ed asiatici.
Nelle Marche mi sono diretto allo stand di Fazi Battaglia, ho provato il Titulus - Verdicchio dei Castelli di Jesi D.O.C. Classico - ma tra di noi ha riscosso successo un altro rosso, il Passo del Lupo - Rosso Cornero D.O.C.G. Riserva.
Devo ammettere che a questo punto i Navy Seals sembravano piuttosto usciti da una barzelletta. Altro che sguardi veloci e movimenti chirurgici, eravamo la società dei magnaccioni in trasferta. 
Testa leggera, sguardo sempre meno attento. I ninja sembravano i sosia del pagliaccio Baraldi.
Arrivavamo in ordine sparso, buttavamo il bicchiere in faccia al sommelier, senza dire una parola, al che guardavamo fissi il bicchiere e..

  • Ma che è bucato il bicchiere?
  • No, ha bevuto tutto.
  • Ah mi sembrava...
Eravamo anche in buona compagnia. Bisogna sottolineare che non ho mai visto così tante persone inciampare

Ormai in tre, visto che Angie si era rifugiata da qualche parte, eravamo pronti a varcare la soglia del grande nord. Ho pensato di dovermi portare qualcosa per farmi forza, ho acquistato delle coppiette di cinghiale. A me piacciono da morire, so che alla maggior parte delle persone fanno senso. Un prezzo allucinante, ho speso quindici euro, volevo prenderne un po' per tutti. Volevo fare il generoso e l'ho offerta agli altri.


  • Ma scherzi fratellino?
  • Ma cos'è?
  • Coppiette
  • Che sono?
  • Carne secca!
  • Tienila lontano da me.
  • Ma Emy è di cinghiale!
  • Ah..beh..se è cinghiale.
  • Vedi.
  • Ma che scherzi? Tieni lontano quella roba.
  • Eri sarcastica?
  • Direi!
  • È che non lo intuisco mai quando fai la sarcastica.
  • Appuntatelo. Carne  cruda + Emy uguale non azzardarti ad offrirla.


In realtà le coppiette sono state fedeli aiutanti nel prosieguo.

In rapida successione abbiamo battuto le regioni del nord, ma sinceramente, niente di che. Sarà che i vini di quelle zone sono già di per sé molto popolari e non hanno ritenuto opportuno venire, sarà che al sud hanno bisogno maggiormente di farsi conoscere e sono stati più efficaci nel presentarsi e nell'illustrare la loro offerta, ma superato il centro Italia, incredibile a dirsi, non ho trovato, a mio personale giudizio, vini degni di nota.
Mentre mangiavo le mie coppiette, mi sento battere da dietro.

  • Mi sembrava di riconoscerti.
  • Nicolas!
  • La vergogna era troppa però ed ero indeciso se salutarti o no.  L'unico essere in grado di mangiare carne cruda ad una degustazione di vini, cioè è come se andiamo ad una prova di formaggi francesi e tu ti strafoghi un pacchetto di nachos.


Emy mi ha difeso...

  • Nicolas che dici? I nachos vanno bene per qualsiasi occasione, anche ai matrimoni, non toccare i nachos.

O quasi difeso ...

  • Rimane che Alex fa schifo che si mangia questa roba.


Insomma, dopo questo siparietto abbiamo continuato.

Nemmeno in Trentino vi era grande scelta, ho ripiegato sul classico, Prosecco di Carpenè-Malvolti, una garanzia.
Nicolas che è un esperto però ci ha fermato.

  • Ohi ragazzi io ho fatto solo questi tre stand, ho dei vini da provare.


Tutti in coro

  • Ma noi..
  • No ragazzi, non mi dite di so, sono buoni..ve i devo far provare!


Io ho continuato.

  • Lo so ma abbiamo fatto già tutte le regioni..capisci che ….

Ma ero rimato già solo, Emy ed Enrico avevano già seguito Nicolas.

Li ho seguiti anche io, ma subito dopo Enrico si è girato verso di me

  • Fratellino, so che ce la puoi fare.
  • E tu?
  • Ehm, vorrei, ma devo proprio andare, con l’occasione porto via anche Angie....


Ohi eccola di nuovo che torna, bella rubiconda.

  • ..e devo prendere la macchina per andare a casa, si è fatto tardi e devo vedermi con Alfie.
  • Allora io li seguo.
  • Vai, coraggio.

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