Sono le 21 e 30 del 19 febbraio e con
un buona dose di coraggio esco dal portone di casa e m’infilo in
macchina. Accendo il motore e aspetto che Enrico, Angie ed Emy mi
raggiungano.
Fin qui nulla di diverso per essere un
freddo sabato sera.
Arriviamo alla nostra destinazione e
suoniamo al citofono. Saliamo le scale e incontriamo alcuni
personaggi loschi che sembrano usciti dai più reconditi antri della
capitale, inutile chiedersi chi li abbia slegati stanotte. Ci apre la
porta una cardinalessa con una lunga chioma bionda che ci chiede la
parola d’ordine e noi in coro “It’s legen...dary”.
Siamo dentro. Davanti a noi una
suburra, meno male che mi sono caricato a dovere con living on my
own. Ce n’è per tutti i gusti: c’è la banda della Magliana con
il Dandi che tiene banco, ci sono clown e giocolieri multicolor, c’è
Totti che palleggia sopra il tavolo con tutto intorno un coro di
veline ululanti, ci sono spacciatori che ti offrono zucchero a velo e
lucciole che ancheggiano e mostrano la coscia ai viandanti di Robin
Hood, c’è un gruppo di watussi che ballano la quadriglia, ci sono
la Regina di Cuori, le sue fidate Carte, Piero Pelù e pure Mondo
Marcio...
Non facciamo in tempo ad ambientarci un
attimo che Batman ci prova subito con Emy con la scusa di chiederle
da cosa si sia vestita… come se non fosse evidente! ...Segue
Mi dirigo verso il bar e chiedo un
coppa di champagne, Mary Poppins mi sorride e mi porge il mio drink.
Enrico scuote la testa beffardo ed ordina un cherry soda, Mary scuote
la testa e fa: “mi dispiace ma non puoi sempre avere quello che
desideri”. E così lo lascio al bancone a inventarsi un altro
ordine ma tanto va bene tutto, stasera si berrebbe qualsiasi
intruglio, rigorosamente a gradazione paraflu.
Passano William e Kate con i 7 nani (ma
non era Biancaneve?) e di seguito la Rosy Bindi (O almeno credo fosse
quella la maschera) e Beckham a braccetto e sento che lei rivolta ad
una truppa di innominati vampiri mormora: “gentaccia questi qui ma
chi l’ha invitati?”
Angie intanto si è dispersa tra la
folla ma ecco che da un cantuccio scorgo la sua cupolotta di capelli
neri e mi dirigo lì. La trovo che conversa amabilmente con dei fan,
Dante Alighieri e Schumacher, ha in mano una bottiglia di Tanqueray
(gin per i meno informati) e tremo divertito.
- Ahimè... sono tanto triste, sento che Arturo lo perderò... è per questo che mi tengo stretta la mia amica bottiglia.. sigh!
- Ma non l’hai già lasciato tu??
- Ehm vabbè, dettagli! stasera sono un po’ depressa e tutto il resto... mi sa che mi tatuo un marinaio sulla coscia, tié!!
Intanto quella provola di Batman non
perde la speranza, neppure quando Emy gli dice esasperata che va bene
i baciamano, il coraggio, il cuore impavido un po’ alla francese
che si lancia nei duelli senza paura della morte ma di fronte alla
pancetta strizzata nella calzamaglia grigia di un supereroe… senti
tutto ha un limite! Batman si è subito risentito, sconfitto
nell'animo del supereroe o forse del supertonto, le dice almeno
cantami. “happy birthday to youuuuuu”. Non c'è che dire come
batman faceva pena, ma come comico....pure.
Tra la cucina e il bagno incontro
Jessica, ho sempre pensato che fosse una bella ragazza, ma stasera...
è strepitosa.
- Ehi mai costume più appropriato per te! Dove hai lasciato Roger?
Mi fa un sorriso ammiccante quando
all’improvviso inizia la sua canzone e lei a cinguettare “you had
plenty of money in 1922....” e se ne va.
Dalle spalle spunta un tappetto,
vestito con la salopette. Non ci posso credere Ferdinando il figlio
di papà con la spider. Mh preferivo se veramente usciva con un
coniglio rimbambito.
- Tu dovresti essere Roger.
- Eh tu la signora in giallo?
Quanto mi sta antipatico questo tizio.
Ma me ne faccio una ragione, d’altra
parte lo spettacolo deve continuare.
Dalla sua postazione Angie avvista due
pompieri:
- Agentiii?! Qui si va a fuoco! Quanto volete per uno spogliarello??
- Ehi bella, noi qui siamo in servizio! Questo è oltraggio a pubblico ufficiale, se ci riprovi ti arrestiamo!
- Non vedo l’ora!
- Ehilà! un incendio in cucina...andiamo!!!
- Enrico intanto al bar ritrova uno dei suoi cari amici, per la serata impersonato da Tutankhamon.
- Tutaaa! Come butta?
- Beh non c’è male... è che tutto ‘sto oro pesa! Era meglio se mi vestivo da gladiatore.
- Ma che scherzi, l'armatura ok, ma i calzari con questo freddo.
- Comunque questo look, con la fascetta e parrucca...Stai figo eh!
- Modestamente... ai canghetno satisfectioooooon. Ma lo sai che ho iniziato il settimo papiro? Proprio bello.
- Ah ma quello non ero io mi sa.
- Che bevi?
- Bloody Mary
Intanto al bancone si è avvicinato un
terzo uomo: Vodka martini, agitato non mescolato, please!
Nel frattempo mi ritrovo a bere un
grappino con Rocco Antonio Tano, per gli amici Rocco (che basta e
avanza pure), e data il modo in cui era vestito e le allusioni..beh
non si poteva che inizia a parlare dei massimi sistemi.
Al bar comunque avevano messo i più
folli della serata.Alchimie con nomi strani (ma “stranamente”
dello stesso identico sapore dei cocktails nostrani che trovi al pub
sotto casa, solo qualche colorante in più).
L'alcool aiuta a socializzare e perciò
si è assistito ad un continuum di conversazioni al crepuscolo tra il
mondo reale e l’era della maschera impersonata. D’altro canto a
volte fa più l’immaginazione che altro...è una specie di magia!
Insomma, a conti fatti una bella
serata! Ancora più bella perché alla fine non si è più fatta a
casa mia :)
Per il momento posso definirmi disorientato
Ed ora vi lancio una sfida: avete
intuito le nostre maschere?
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