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martedì 21 febbraio 2012

Ma come è andata a finire? III parte

  • Allora tutto a posto per la cena l'altra sera?
  • beh sì mamma. Pensa che abbiamo avuto anche il tempo di preparare la cena tutti insieme!
  • Ah vabbè dai è andata bene.
  • Si certo!
  • Tutti e quattro a casa.
  • No mamma, eravamo tre
  • Come tre?
  • Beh tornati chi più stanco chi meno, ci siamo docciati, stirati e cambiati. A turno, senza nemmeno coordinarci abbiamo preparato un pezzo della cena ciascuno, come fossimo gli elfi di Babbo Natale impegnati a costruire giocattoli di legno. In quell’atmosfera natalizia, in effetti, mancava qualcosa, o meglio qualcuno, l’unica che avrebbe mai pensato in quei minuti di andare a prendere una macchinetta fotografica e fare una foto.
  • Angie?
  • Appunto... ..Segue


...Angie o meglio la sua versione estasiata per la neve, la sua gemella incantata, Biancangieneve, era entrata nel supermercato in cerca di cannella. Tutto vuoto. Due commesse con i capelli incredibilmente arruffati erano impegnate a pulire.

  • Scusi la cannella?
  • Eh?
  • La cannella.
  • Non lo so.
  • Non sa dove sia.
  • In questo momento non so dove mi trovo.
  • Si sente poco bene?
  • Giudichi lei. Oggi avevamo fatto il pieno per il weekend, ci hanno lasciato con due crostatine prodotte in Taiwan e la crema di tonno Riomare.
  • Il resto?
  • Si sono presi tutto.
  • Ma chi erano? Rapinatori?
  • Donne, bambini, anziani e signore distinte, uomini con gli occhi fuori dalle orbite, sono entrati come se avessero visto Godzilla, urlano la neve... la neve! Non lo so, avranno pensato fosse già arrivato il momento dei Maya. Si sono presi di tutto. Cartoni di acqua, scorte di pasta, scottex, ma se il mondo sta a finire che ci fanno con la dimensione extra degli scottex, ci asciugano la neve?
  • Correvano da tutte le parti, probabilmente si preparavano a chiudersi per un mese dentro casa.
  • Capisco…
  • Un casino, persone che si facevano cadere la roba, l'insalata per terra, la maionese sopra l'insalata, il surimi intorno.
  • Ammazza cucinavano sul pavimento. Però...
  • Ho temuto anche per noi.
  • Vabbè, scusi ma la cannella.
  • Eh?
  • La cannella?
  • Provi di là, al corridoio 2.
  • Qual è scusi non lo vedo.
  • Si saranno portati via pure il cartello.

Biancangieneve era cosciente che quello che aveva mancato per qualche minuto era stata un'ondata di follia, alimentata da qualche previsione angosciosa. Lei, del resto, aveva bisogno solo della cannella. Trovata in quello che fu un tempo il corridoio 2 (evidentemente non era stato considerato un bene di prima necessità dalla orda di acquirenti compulsivi appena passata di là), si è diretta verso la cassa. Piano piano ha guardato qualche offerta, ma non c'era più nulla dietro i cartellini. Tuttavia, una volta terminato il rito del passaggio della spesa sopra il fantastico tapis roulant, dove ciò che prima era del supermercato poi diventa tuo e istantaneamente smette di sembrare così utile come quando l’avevi preso dagli scaffali ed inizia invece stranamente a pesare il doppio di quando lo avevi raccolto, Biancangieneve, non si sa come, aveva speso cinquanta euro.
Un po’ troppo per la cannella, si certamente, ma la nostra eroina si è ritrovata inconsciamente con due buste della spesa piene.
Felice e contenta si è avvicinata alla porta automatica.
Un mucchio di neve si era accumulato di fronte. In quel momento Biancangieneve ha intuito che la scelta di uscire come era conciata per casa non era stata tra le più brillanti, ha capito che forse la preoccupazione collettiva per la neve non era frutto di una insensibilità di massa, ha iniziato a non fidarsi troppo del suo sindaco, a chiedersi con insistenza come un sacchetto di cannella fosse diventato dopo il suo passaggio nel supermercato un paio di buste della spesa, ma soprattutto ha capito che Biancangieneve, la sua gemella uscita da una favola dei fratelli Grimm, che si era impossessata della sua mente, l’aveva messa in un bel casino.

  • Ed a quel punto?
  • Beh mamma, Angie ha cenato al supermercato con le due commesse.
  • Poverina.
  • Sì, hanno dovuto dividere del pane azimo e dell’acqua gassata, ma in compenso c’erano scatole e scatole di Riomare.

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