- Allora tutto a posto per la cena l'altra sera?
- beh sì mamma. Pensa che abbiamo avuto anche il tempo di preparare la cena tutti insieme!
- Ah vabbè dai è andata bene.
- Si certo!
- Tutti e quattro a casa.
- No mamma, eravamo tre
- Come tre?
- Beh tornati chi più stanco chi meno, ci siamo docciati, stirati e cambiati. A turno, senza nemmeno coordinarci abbiamo preparato un pezzo della cena ciascuno, come fossimo gli elfi di Babbo Natale impegnati a costruire giocattoli di legno. In quell’atmosfera natalizia, in effetti, mancava qualcosa, o meglio qualcuno, l’unica che avrebbe mai pensato in quei minuti di andare a prendere una macchinetta fotografica e fare una foto.
- Angie?
- Appunto... ..Segue
...Angie o meglio la sua
versione estasiata per la neve, la sua gemella incantata,
Biancangieneve, era entrata nel supermercato in cerca di cannella.
Tutto vuoto. Due commesse con i capelli incredibilmente arruffati
erano impegnate a pulire.
- Scusi la cannella?
- Eh?
- La cannella.
- Non lo so.
- Non sa dove sia.
- In questo momento non so dove mi trovo.
- Si sente poco bene?
- Giudichi lei. Oggi avevamo fatto il pieno per il weekend, ci hanno lasciato con due crostatine prodotte in Taiwan e la crema di tonno Riomare.
- Il resto?
- Si sono presi tutto.
- Ma chi erano? Rapinatori?
- Donne, bambini, anziani e signore distinte, uomini con gli occhi fuori dalle orbite, sono entrati come se avessero visto Godzilla, urlano la neve... la neve! Non lo so, avranno pensato fosse già arrivato il momento dei Maya. Si sono presi di tutto. Cartoni di acqua, scorte di pasta, scottex, ma se il mondo sta a finire che ci fanno con la dimensione extra degli scottex, ci asciugano la neve?
- Correvano da tutte le parti, probabilmente si preparavano a chiudersi per un mese dentro casa.
- Capisco…
- Un casino, persone che si facevano cadere la roba, l'insalata per terra, la maionese sopra l'insalata, il surimi intorno.
- Ammazza cucinavano sul pavimento. Però...
- Ho temuto anche per noi.
- Vabbè, scusi ma la cannella.
- Eh?
- La cannella?
- Provi di là, al corridoio 2.
- Qual è scusi non lo vedo.
- Si saranno portati via pure il cartello.
Biancangieneve era
cosciente che quello che aveva mancato per qualche minuto era stata
un'ondata di follia, alimentata da qualche previsione angosciosa.
Lei, del resto, aveva bisogno solo della cannella. Trovata in quello
che fu un tempo il corridoio 2 (evidentemente non era stato
considerato un bene di prima necessità dalla orda di acquirenti
compulsivi appena passata di là), si è diretta verso la cassa.
Piano piano ha guardato qualche offerta, ma non c'era più nulla
dietro i cartellini. Tuttavia, una volta terminato il rito del
passaggio della spesa sopra il fantastico tapis roulant, dove ciò
che prima era del supermercato poi diventa tuo e istantaneamente
smette di sembrare così utile come quando l’avevi preso dagli
scaffali ed inizia invece stranamente a pesare il doppio di quando lo
avevi raccolto, Biancangieneve, non si sa come, aveva speso cinquanta
euro.
Un po’ troppo per la
cannella, si certamente, ma la nostra eroina si è ritrovata
inconsciamente con due buste della spesa piene.
Felice e contenta si è
avvicinata alla porta automatica.
Un mucchio di neve si era
accumulato di fronte. In quel momento Biancangieneve ha intuito che
la scelta di uscire come era conciata per casa non era stata tra le
più brillanti, ha capito che forse la preoccupazione collettiva per
la neve non era frutto di una insensibilità di massa, ha iniziato a
non fidarsi troppo del suo sindaco, a chiedersi con insistenza come
un sacchetto di cannella fosse diventato dopo il suo passaggio nel
supermercato un paio di buste della spesa, ma soprattutto ha capito
che Biancangieneve, la sua gemella uscita da una favola dei fratelli
Grimm, che si era impossessata della sua mente, l’aveva messa in un
bel casino.
- Ed a quel punto?
- Beh mamma, Angie ha cenato al supermercato con le due commesse.
- Poverina.
- Sì, hanno dovuto dividere del pane azimo e dell’acqua gassata, ma in compenso c’erano scatole e scatole di Riomare.
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