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mercoledì 29 febbraio 2012

Una Serie TV da tavola calda - tra 2 Broke Girls e Cupcake

Sono stato rimproverato perchè l'altra sera, mentre erano venuti a trovarci un paio di amici, ho deciso di proiettare sulla TV del salone un Telefilm.

  • Basta Alex, ma spegni la Tv.
Ma siccome la serata era fiacca, uno ad uno sono venuti a vedere di che si trattava.

martedì 28 febbraio 2012

Posti in piedi in paradiso per i miserabili di Verdone

                                   
All'uscita dalla sala Margaret mi ha chiesto se mi fosse piaciuto il Film. Ci ho pensato e non sono riuscito a dare una risposta immediata. Data la mia età, si può dire che sono cresciuto con i film di Verdone.
Verdone non si discute? Non saprei, non credo nell'intangibilità dei registi. ..Segue

Quando si dice la dolcezza di un capo...

  • Stasera vieni con me.
  • Cosa?
  • Stasera mi fai da cavaliere alla proiezione del Film.
  • Va bene, Margaret a che ora?
  • Andiamo via da qui alle 8.00.
  • Non ho il tempo di passare a casa.
  • Alzati un po'.
  • Ok, mi alzo.
  • Mh..vabbè dai puoi andare, vatti a comprare un'altra camicia però.
  • Ma non doveva venire Daphne con te?
  • Non può. Mi ha chiamato dal bagno di casa sua ed ogni tanto metteva in muto, penso per...
  • Sì sì vabbè, non serve descrivere.. allora ti accompagno.
  • Questo lo avevamo già deciso, stavo negoziando sul come renderti presentabile. ...Segue

lunedì 27 febbraio 2012

Bakery House, un angolo di America a Roma - Scheda Locale

A volte fa capolino nella mia testa la voglia incontrollabile di qualche cibo, per così dire, esotico… forse dovuta ai miei trascorsi all’estero o, più semplicemente, dalla quantità smodata di serie tv americane che mi sciroppo quotidianamente. Questa mia “voglia” purtroppo non è sempre assecondata dai miei amici, spesso troppo fedeli alla tradizione culinaria nostrana che vede la pasta alla carbonara come il piatto per eccellenza, misteriosamente creato da una perfetta alchimia di carboidrati, proteine, grassi saturi e insaturi, nella quantità (almeno a detta di Enrico, ma io sinceramente ho sempre nutrito e nutro seri dubbi a riguardo) perfetta per un pasto completo ed equilibrato “all’italiana”. ...Segue

American Brunch a Roma - Bakery House

Ci sono mattine in cui non hai propria voglia di alzarti, altre in cui preferiresti iniziare direttamente dal pomeriggio, poi ci sono quelle mattine post festa a casa in cui ti alzi e con il passo felpato di Neil Armstrong sulla luna, ti muovi per la casa a zero gravità.
Di fronte ai tuoi occhi un paesaggio lunare, bicchieri ancora sparsi, piatti da lavare, poi chissà perchè dei vestiti mescolati con la tappezzeria. ..Segue

venerdì 24 febbraio 2012

Stasera a Casa di Clementina, la Roma dei locali suburbani


La location
Il locale si trova in via Clementina 9, nel cuore di Rione Monti.
La particolarità del locale è che vuole riprodurre una vera casa, quella di Clementina appunto.
Si entra da una porticina poi lungo una scaletta (il locale è in un seminterrato) direttamente in cucina, con tanto di tavolo con sedie, salumi appesi, lavabo, una enorme bilancia, forno a microonde per riscaldare gli aperitivi fai da te. ...Segue

mercoledì 22 febbraio 2012

Il freddo avvicina


Nonostante il freddo e la gelata degli scorsi giorni, l'altra sera, a ranghi ristretti, siamo usciti, coraggiosi! Non c'è che dire. Il freddo fuori ci ha praticamente costretto a prendere qualcosa di forte. No giuro era proprio un richiamo della natura. Non si poteva resistere, ci fosse stata anche una bracioletta...

Ci siamo messi a sedere in tutto relax, godendoci il tepore del posto, si tratta di Casa Clementina.

Abbiamo scherzato un po' sulla possibilità di comprarci un caminetto per la casa e ci siamo ritrovati a ridere in piena libertà. ...Segue

Awake, Serie Tv che disorienta

NBC Logo Promozionale
Locandina NBC
Disorientato...ecco questa è la sensazione che vuole lasciare il telefilm che ho visto qualche giorno fa. Il titolo è Awake
Sveglio, questo è lo stato in cui apparentemente si trova o pensa di trovarsi il protagonista Michael Britten. Alle spalle un grave incidente d'auto, subìto quando si trovava in compagnia della sua famiglia, la moglie e il figlio adolescente. ...Segue

 


Anche quest'anno una festa di Carnevale


Sono le 21 e 30 del 19 febbraio e con un buona dose di coraggio esco dal portone di casa e m’infilo in macchina. Accendo il motore e aspetto che Enrico, Angie ed Emy mi raggiungano.
Fin qui nulla di diverso per essere un freddo sabato sera.
Arriviamo alla nostra destinazione e suoniamo al citofono. Saliamo le scale e incontriamo alcuni personaggi loschi che sembrano usciti dai più reconditi antri della capitale, inutile chiedersi chi li abbia slegati stanotte. Ci apre la porta una cardinalessa con una lunga chioma bionda che ci chiede la parola d’ordine e noi in coro “It’s legen...dary”.
Siamo dentro. Davanti a noi una suburra, meno male che mi sono caricato a dovere con living on my own. Ce n’è per tutti i gusti: c’è la banda della Magliana con il Dandi che tiene banco, ci sono clown e giocolieri multicolor, c’è Totti che palleggia sopra il tavolo con tutto intorno un coro di veline ululanti, ci sono spacciatori che ti offrono zucchero a velo e lucciole che ancheggiano e mostrano la coscia ai viandanti di Robin Hood, c’è un gruppo di watussi che ballano la quadriglia, ci sono la Regina di Cuori, le sue fidate Carte, Piero Pelù e pure Mondo Marcio...

Non facciamo in tempo ad ambientarci un attimo che Batman ci prova subito con Emy con la scusa di chiederle da cosa si sia vestita… come se non fosse evidente!  ...Segue

martedì 21 febbraio 2012

Ma come è andata a finire? III parte

  • Allora tutto a posto per la cena l'altra sera?
  • beh sì mamma. Pensa che abbiamo avuto anche il tempo di preparare la cena tutti insieme!
  • Ah vabbè dai è andata bene.
  • Si certo!
  • Tutti e quattro a casa.
  • No mamma, eravamo tre
  • Come tre?
  • Beh tornati chi più stanco chi meno, ci siamo docciati, stirati e cambiati. A turno, senza nemmeno coordinarci abbiamo preparato un pezzo della cena ciascuno, come fossimo gli elfi di Babbo Natale impegnati a costruire giocattoli di legno. In quell’atmosfera natalizia, in effetti, mancava qualcosa, o meglio qualcuno, l’unica che avrebbe mai pensato in quei minuti di andare a prendere una macchinetta fotografica e fare una foto.
  • Angie?
  • Appunto... ..Segue

lunedì 20 febbraio 2012

Ma come è andata a finire? II parte


  • Ed Emy?
  • Allora mamma se vuoi la cronistoria.. Emy, uscita dal negozio, si è trovata davanti un orizzonte alquanto inusuale, dapprima è rimasta incredula, ed ha esclamato “Bene. questa deve essere la Tundra, finalmente era dal sussidiario di geografia che mi chiedevo cosa volesse significare camminare sul permafrost, finalmente” 
Carlotta Borin
  • Poi ha fatto i conti con la realtà ed ha deciso che qualcosa bisognava pur farla. Ha chiamato al telefono i colleghi.
  • Dove siete?
  • Siamo fuori dal capannone, ma dove sei tu.
  • Ho comprato degli stivali.
  • Ma dove che siamo nel deserto.
  • Non mi pare con tutta questa neve.
  • No intendo che non c’..
  • Non ti preoccupare che se nel raggio di km c’è un posto in cui fare compere io lo trovo.
  • Vabbè ma ora che hai gli stivali... che facciamo?
  • Fammi pensare.
  • Guarda che qui ci tocca rimanere tutta la sera.
  • Che…? No noi torniamo a casetta.
  • Come? Con un miracolo.
  • Ecco vedete cosa vi manca? La fede!
  • In cosa scusa?
  • In me, dovete sempre avere fede in me!
  • Quindi è tornata nel negozio.  ..Segue

Ma come è andata a finire? I parte

  • Cosa?
  • No, dico come è andata finire?
  • Ma con chi?
  • Alex..come è andata a finire con Angie, Enrico ed Emy il giorno che ha nevicato?
  • Non te l’ho più detto?
  • No.
  • Ma niente di che mamma..
  • Enrico? Ovviamente è a lavoro ora e non mi risponde… sono molto preoccupata.
  • Tranquilla. Enrico armato di buona volontà si è diretto verso casa, passo spedito, testa bassa. Mentre intorno macchine scodavano per strada, persone tentavano di camminare controvento sui marciapiedi, finendo per reinterpretare il moonwalker di Michael Jackson.
Roma è tenera in queste situazioni, ci sono state molte critiche, molte polemiche, ma ora che tutto si è un po’ acquietato si può dire che quando capita qualcosa di poco fuori dal normale, il cittadino romano impazzisce.
Cadono due fiocchi di neve e autisti che fino a cinque minuti prima padroneggiavano la vettura, iniziano a perdere il controllo come se guidassero sopra il sapone.
La minima precipitazione atmosferica crea il caos, la neve, che è per giunta un elemento estraneo alla esperienza usuale dei romani, viene vissuta come nell’antica Grecia poteva essere sofferta una eruzione vulcanica o un terremoto. Una sorta di magica o mistica apparizione divina, che non si sa bene se nasconda una punizione per qualche torto della umanità o invece rappresenti un benevolo auspicio che la divinità di turno ha voluto donare al popolo.
Ecco a Roma sotto la neve eravamo di nuovo gli antichi romani: guardavamo il cielo in cerca di un segno divino. Ma alla fine Enrico con un po’ di ritardo è tornato a casa.

venerdì 17 febbraio 2012

I love Brownies - Ricetta


Rob Walker
Abbiamo detto Brownies. Buoni!! Non posso allora non postare una piccola, elementare ricetta per creare a casa questo soffice materasso di dolcezza. Sono il ricordo ormai un pò datato dei miei pomeriggi casalinghi, intrecciato tra pupazzi e soldatini che irrimediabilmente dopo l'ora della merenda decidevano aribtrariamente di dover distruggere un villaggio di Lego. Agli occhi dei miei giocattoli, in particolare per gli itterici pupazzi di legolandia, dovevo proprio apparire come una divinità assai bislacca, prima imepegnata per ore con certosina attenzione a costruire case e castelli con i mattoncini e dopo risoluta nel mandare orde di soldatini verdi e omini snodabili a depredarli. Ma torniamo alla ricetta  ..Segue
 

giovedì 16 febbraio 2012

E neve sia! Ancora di più

Ma questa è matta!
Questa è stata l’esclamazione di Emy, mentre appoggiava il cellulare su un tavolo, fissando lo sguardo fuori da un finestrone che si affacciava su una distesa di neve mai vista a Roma. ...Segue

lunedì 13 febbraio 2012

E neve sia! Ancora!


Angie è una di quelle entusiaste, quelle che hanno aggiornato subito il profilo facebook, messo foto su flickr, chiamato sorridente gli amici, per commentare e condividere la lieta novità dei fiocchi di neve che scendevano lentamente per le strade.
  • Ehi Antonio qui nevica. Hai visto che bello?
  • Ma bello di che, che sono due ore che cerco di montare queste catene, mi sa che sono dell'anteguerra. 
    ... Segue

venerdì 10 febbraio 2012

E neve sia! Roma vestita di bianco



Fa freddo, qui a Roma come nel resto dell'Italia, abbiamo passato un weekend strano. Roma vestita di bianco ha un certo fascino, ma Roma con la neve è anche un gran casino.
Con la nevicata di venerdì abbiamo assistito ad uno sliding doors collettivo. Ogni fiocco di neve che cadeva, allontanava e distingueva le esperienze di ciascuno. Ogni minuto in più di neve, si accresceva questa differenziazione.
Se oggi fosse possibile raccogliere la storia di questi ultimi giorni da ciascuno dei cittadini, avremmo non solo racconti differenti, ma esperienze addirittura antitetiche.
Vi è chi è tornato a casa scontando un po' di traffico, ...Segue

martedì 7 febbraio 2012

Metti un Wine Bar a Piazza Bologna: Uve e Forme, la scheda


La location
Uve e Forme si trova in Via Padova 6 (zona Piazza Bologna…sotto casa di Alfie). 
Il locale è raccolto. Si scendono un paio di gradini per accedere ad una prima sala più grande con il bancone, da cui si accede ad una saletta più piccola. I coperti in tutto sono pochi. L’estate è possibile usufruire dei tavolini messi sul marciapiede fuori. L’arredamento è quello classico di un'enoteca: vino alle pareti in portabottiglie e tavolini di legno, pietre e marmo intorno al bancone su cui preparano ottimi taglieri di affettati e formaggi. Nel complesso, almeno la location sembra più curata rispetto alla media delle enoteche romane... Segue

domenica 5 febbraio 2012

Siamo sempre gli ultimi a sapere

A volte siamo gli ultimi a sapere cosa accade nella nostra vita. Qualcosa è già successo, tutti intorno a noi l’hanno visto, magari già commentano. Eppure noi, con un viso che deve parere agli altri di una strabiliante e tenerissima ingenuità, continuiamo a non capire. Come se nulla fosse la realtà che ci circonda sembra pressoché la stessa.

  • Angie penso tu debba dirglielo
  • Cosa?
  • Dico penso tu debba dire ad Arturo che vi siete lasciati.
  • Ale, pensi che lui non lo sappia?
  • Non saprei, continua a venire qui a casa, si siede come se nulla fosse sul divano, ti aspetta mentre guarda la tv. Secondo me, proprio aggiornatissimo non è.
  • Credo stia semplicemente metabolizzando.
  • Angie è più di una settimana che vi siete lasciati.
  • Due.
  • Appunto. Non credi di doverci scambiare due parole, che ne so per svegliarlo, una cosa tipo “Ciao Arturo come va? Tutto bene a lavoro? A proposito, mi chiedevo, ti ricordi che non stiamo più insieme da un mese e che insomma non è che devi venire qui tutte le sere?”.
  • Lo devo cacciare?
  • No, non lo devi cacciare, lo devi sollecitare, quello basterebbe.
  • Si lo so, però è tanto caro.
  • Angie stasera stai uscendo e Arturo è qui, non lo so non è un po’ strano? - Capisco tutto, capisco anche in questa casa il concetto di normalità sia alquanto vago ed approssimativo, però parlaci.
  • Ti sembra facile?
  • No, lo so, ma mica vorrai che lo faccia io?
  • Veramente ci parlesti? Grazie Ale mi faresti un favore, perché tu sei sicuramente più bravo con le parole, poi sei un ragazzo ed inoltre hai molta esperienza.
  • Esperienza in cosa, di grazia? Nell’essere lasciati?
  • Non intendevo quello, anche se certo ti è capitato molto più spesso e sai come si reagisce. Ora io vado di là.
  • Angie!
  • Lo so, lo so, ora gli parlo.
  • Brava. Dai sono qui. Semplice.   ....Segue

giovedì 2 febbraio 2012

Sense of Wine, ovvero scoprire il vino a Roma 2 parte



By André Karwath
Dove eravamo rimasti? Ah sì la Sicilia, chissà se in questo momento anche lì fa così freddo come oggi.
Ci siamo incamminati verso lo stand. Visto il gastro-programma che ci eravamo fatti, viste le cattive eno-intenzioni che avevamo, sembravamo i Navy Seals della degustazione. Movimenti rapidi, sguardi d'intesa veloci, calavamo sui somelier da tutti i lati come ninja armati forchettina e bicchiere. Li fissavamo dritti, discutevamo un pò prima e poi chiedevamo qualche vino da provare ... Segue