All'imporvviso...l'incontro per una cena

I dialoghi fra sconosciuti che piano piano diventano conoscenti, quindi a tratti amici seppure nuovi di zecca, poi d'imporvviso confidenti sono come le montagne russe. A tratti, sebbene ci si conosca da poco, è facile intravedere nell'altro un muro contro cui sfogarsi o una rete nelle quale gettarsi carichi dei pesi che ci portiamo appresso senza mai potersi sfogare liberamente con chi ci è vicino, per paura di essere giudicati da coloro che ci conoscono meglio di noi stessi.



Un continuo salire e scendere, punti di contatto (i libri), affinità (mi fa impazzire Ozpetek), poi giudizi opposti (amo Gazzè vs. non lo sopporto), differenze (mi piace fare una passeggia vs. preferisco andare in bici) ed ancora nuove cose in comune (mi piace scrivere su un diario), interessi coincidenti (adoro le mostre), palesi lampi di una vita fino ad allora incosciamente parallela (anche io andavo sempre il sabato pomeriggio in quel locale, ma tipo più di dieci anni fa), poi lievi distrazioni (non mi piace viaggiare senza programmi vs. ma come? No! viaggiare senza programmi è eccitante), decisi allontanamenti (mai fatto paracadutismo? vs. No mi fa un pò paura), opinioni discordanti (non credo che sia giusto un giudizio così negativo.. vs. No? Altro che è prorpio un cretino), per poi ritrovarsi (si mi piacerebbe, una giornata tranquilla ad osservare il paesaggio..)



A questo punto già sapevo un bel po' di cose su di lei, il suo lavoro, i pensieri e le grane quotidiane, le storie della sua famiglia, cose che normalmente vengono divulgate in non meno di due settimane di frequentazione, sport preferiti, i problemi con il condominio. C'è da dire che  ho molto improvvisato, visto che non avevo proprio un opinione su tutto... ma si sa come vanno queste cose, alla fine vai tu a prepararti un memoriale su tutti tuoi punti di vista....in merito a qualsiasi tema che possa scappare durante un discorso!!!

Il tutto contornato da una cenetta tranquilla da Le Mani in Pasta, a Trastevere