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martedì 1 maggio 2012

1° maggio!

Il nostro 1°maggio è un rituale consumato che si ripete oramai da quasi un decennio...

Ci si sveglia presto e si inizia la giornata ai fornelli mixando un'insalata di riso composta da riso - appunto - e da condimenti vari in scatola, perchè ovviamente il giorno prima nessuno si è preoccupato di comprare qualcosa che non fosse birra, vino e patatine. Si cerca di reperire il condimento per il riso, quindi, a colpi di telefonate e rovistando in fondo alla credenza.

Neppure Alfie ci tiene a dare un contributo dato che, pur non essendo
fare il cuoco e sfamarci i sui veri lavori, oggi si ritiene comunque in vacanza.


Quindi è quasi l'ora di pranzo e si parte alla volta di Villa Torlonia. E' un posto simbolico al quale siamo affezionati da quando eravamo matricole inesperte e sognantrici e che ora continuiamo a frequentare anche se non è più il parco "sotto casa" di quei tempi lì.

Quest'anno non fa eccezione ed eccoci, ancora una volta, riuniti a sfidare un cielo poco clemente.

Siamo (quasi) tutti: Alfie, Valerie, Riccardo, Angie e Arturo (rispolverato nell'attesa dell'arrivo un nuovo fidanzato), Emy ed il sottoscritto. Pronti per il pic-nic. 

Come sempre Enrico arriva in ritardo e con un umore pessimo perche è dovuto passare da studio per "vedere due cose" ed annuncia che se ne andrà via prima perche, ovviamente, deve finire di vederle 'ste due cose! Alfie si stranisce subito ed inizia un battibbecco in stile Sandra & Raimondo, del tipo "non possiamo mai organizzare niente, devi sempre lavorare e lo sai sempre all'ultimo minuto. Ma se avevamo preso i biglietti per andare da qualche parte, tu che facevi... mi mandavi in vacanza da solo?".

Appena la calma è ristabilita, si inizia a gustare la prelibata insalata di riso e partono le chiacchiere da bar dei pettegoli consumati. E' come se facessimo ancora il gioco della bottiglia ed al primo giro tutta l'attenzione si concentra su di me, che così inizio (per l'ennesima volta) il racconto di come ho conosciuto Lara.
  • ..ma quando ce la fai conoscere questa Lara?
  • emh presto
  • posso leggere i messaggi sul tuo telefono?
  • No Valerie
  • e le foto? ce l'hai le foto??
Sono salvato sul più bello dall'arrivo di un altro esemplare di maschio lavoratore in completo e cravatta che avanza con il telefono davanti a sè, probabilmente ci sta localizzando con il gps.

Emma si sbraccia e lo chiama... con la coda dell'occhio scorgo un sorriso un po' più ampio del solito e la mia testa inizia a fare mumble.
  • ciao Edo, ce l'hai fatta! meno male.... Raga' vi presento il mio capo!
  • ciao, ciao, piacere... ah ci si rivede, da quanto tempo, etc. etc.
  • eh si, ce l'ho fatta, ma purtroppo devo tornare a studio per le 3, devo vedere due cose...
Ed ecco che il blackberry inizia a lampeggiare e Edo con la faccia scura si assenta  per una decina di minuti mentre noi all'inizio lo guardiamo tra l'attento e il preoccupato (..fosse successo qualcosa di grave?!) e poi capiamo che non è aria.


Ma il buonumore torna ad impossessarsi subito della comitiva, Enrico si è tolto la cravatta e se l'è legata intorno alla fronte tipo Rambo mentre con gli altri parla di dove andare, cosa fare e chi chiamare per il prossimo ponte.  
Emy, Angie e Valerie gli danno retta rapite da cotanti discorsi e già si immaginano distese sulla spiaggia prendere il sole... e così la mente vaga libera e trova un po' di sollievo dopo il lungo inverno lavorativo.
L'unico che non sembra proprio a suo agio è Arturo, forse presagisce che non avrà la fortuna di condividere quei dolci momenti con Angie. Vorrei rassicurarlo e dirgli che - anche se ora per qualche oscuro motivo non se ne rende conto (!) - è una vera fortuna per lui e prima o poi lo capirà.

Le ore passano veloci e ci ritroviamo seduti a La Limonaia per un aperitivo. Si fa il punto della situazione e con un po' di tristezza si pensa alla giornata dell'indomani.

Alla fine mi faccio coraggio e mi allontano dal gruppo per chiamare una certa persona, mi sento stranamente agitato. Non nel senso che di solito io sia uno spaccone ma più semplicemente questa volta sono molto molto più coinvolto del solito... ed ancora non è successo nulla!

Il telefono squilla una volta, due volte, alla terza sento come un click e una voce suadente "pronto?" e subito dopo Emy che mi chiede cosa io stia facendo rintanato fuori dal bagno, mi tira la manica per portarmi fuori... ce ne stiamo andando. 

Colto sul più bello chiudo la chiamata in fretta e furia. E mentre me ne vado a casa senza dire una parola non posso fare a meno di pensare che peggio di così non poteva andare, mi avrà preso per un deficiente sicuro!

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