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giovedì 8 marzo 2012

Sul pianerottolo di casa

  • Ciao Alex!
  • Ciao Emy.

Un lungo momento di silenzio. Emy finisce di scendere le scale e si avvicina a me. Prima guarda in basso, poi mordendosi le labbra, mi da uno sguardo.
Ecoomi là, sulpianerottolo di casa, davanti alla porta, con le mani in tasca, che scambio uno sguardo silenzioso con Emy.
Passano i secondi, millenni di secondi.  ....Segue

  • Che fai?
  • Io che faccio Alex? Aspetto che apri la porta.
  • Ah..
  • Che c'è hai paura di entrare?
  • No..è che mi hanno lasciato fuori.
  • Ma se sento le voci da dentro.
  • Mi hanno lasciato fuori nel senso che devo rimanere qui, finchè non trascorre il ventesimo.
  • Di cosa?
  • Della partita?
  • Ah, quindi stai qui.
  • Eh già!
  • Io però vorrei della cannella da Angie.
  • Ahi..ultimamente non ama sentire pronunciare quel nome, dopo il fatto del supermercato.
  • Hai ragione.
  • Ma a che ti serve?
  • Devo fare il Vin Brulé.
  • Il che? Ma fa caldo. stai scherzando..no cioè tra poco è tempo di andare per sagre.
  • Casa mia è un gelo, i termosifoni non funzionano, la sera muoi di freddo, sono depressa e voglio il Vin brulé.
  • Ho capito, ma fa 18 gradi. Mi sembra un'idea pazz....
  • ehm.
  • Plusibile, certo, ok, se vuoi dopo te lo prendo io e te lo porto, così assaggio il vin brulè.
  • Ok, va bene, porta anche il liquore all'uovo che nascondi in camera.
  • Ma quale...?
  • Lo so.
  • Ho capito ma non l'ho nascosto, l'ho messo via per il prossimo inverno...insomma è primavera. Forse stai un pò esagerando...
  • Ehm..
  • No affatto, mi sembra ragionevole, magari porto due plaid per stare sul divano.
  • Salgo che è meglio.
  • Ti raggiungo dopo.
Il vin brulè a Roma di questo periodo?
Non importa quanto pazzesca possa sembrarti un'idea, non importa che quell'idea sia assolutamente inopportuna, che appartenga addirittura ad un altro microclima, lo sguardo fisso di traverso di una donna, accompagnato da un mugugno vocale, è cassazione. 

Non ci sono altri gradi di giudizio. Ti trovi lì con i tuo pensieri ragionati, le tue opinioni apparentemente logiche. Non valgono nulla. Il sole di fuori, il tepore che passa tra le finestre, il calendario, le rondini che volano, non sono ammesse come prove. Ha detto che fa freddo, ma soprattutto ti ha guardato come la santa inquisizione avrebbe guardato Galileo mentre gli faceva girare una sfera davanti al naso presentandola come un replica della Terra.
Ti ha giudicato come uno che vende il Pinguino Delonghi in Groellandia

Quando la decisione è presa, quando ha implicazioni alcoliche o alimentari,  non hai diritto di appellarti.

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