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venerdì 2 marzo 2012

2 Broke Girls Cameriere a New York

Premesse
2 Borke Girls è sicuramente una di quelle serie che è entrata nel sistema televisivo a piccoli passi, con un pilota poco convincente, con battute e luoghi comuni che non sembravano dare grandi speranze per la riuscita della stagione.
Ciononostante, puntata dopo puntata, ha iniziato a strappare sempre più risate e conseguentemente è cresciuto il consenso del pubblico. Inoltre i personaggi sono stati delineati un po' meglio e le soluzioni comiche sono divenute un po' più convincenti.  ...Segue

Trama di 2 Broke Girls
La serie è ambientata a New York City, sebbene non nelle sexandthecity-fascinose strade del centro, dove tutti sono belli e mangiano croissant nei tavolini assolati vicino Central Park, ma in una zona alquanto poco raccomandabile di Brooklyn, quella dove i serial killer hanno paura di uscire da soli la sera. La storia è incentrata sulla vita di due ragazze, quanto più differenti tra loro, per carattere e per origine. Da una parte la cameriera in bolletta, senza particolari obiettivi, cinica e sprezzante di nome Max (interpretata da Kat Dennings), che lavora ad un simil diner americano. Dall'altra Caroline (aka Beth Behrs), che viene dai quartieri alti, dalla vita a cinque stelle dei miliardari, un'esistenza sorridente, sofisticata ma anche molto falsa e che si trova a convivere con una nuova realtà, quella di non avere più un soldo, a causa del recente arresto del padre, condannato per avere creato una truffa finanziaria. In bancarotta, trova asilo nello stesso ristorante di Max e riesce a convincere quest'ultima ad ospitarla a casa. In realtà Max si troverà ad ospitare non solo lei ma anche il suo cavallo (ma questa è un'altra storia). Caroline, desiderosa di risalire la scala sociale dalla quale è stata così violentemente gettata giù, scopre il talento di Max, ovvero la preparazione delle classiche cupcake e la convince ad avviare una piccola attività parallela al fine di guadagnare un gruzzoletto sufficiente da aprire un vero e proprio business dolciario. L'obiettivo in questione, ovvero il raggiungimento della cifra di $250,000.00viene ricordato al termine di ogni puntata attraverso il ricalcolo dei risparmi fino ad allora accantonati dalle due cameriere dopo ogni episodio, lo sottolineo perché in se è una delle note simpatiche del telefilm. Da un senso alla storia e lo rende un filo conduttore continuo che a volte manca nelle comedy, le quali si limitano a seguire i loro personaggi senza un preciso scopo narrativo. Di contorno a questa strana coppia al femminile la sagra dei luoghi comuni americani sulle diverse etnie, il manager del ristorante, cinese, Han Lee (Matthew Moy); il cuoco dell'est europa Oleg (Jonathan Kite); un improbabile quanto non sense cassiere nero di nome Earl (Garrett Morris). Tutti senza un vero ruolo se non quello delle spalle che offrono facili battute, in quanto espressione di tutti i difetti o peculiarità comiche che gli americani attribuiscono ai vari gruppi etnici. Manca, ma lo aspetto/temo a breve, il pizzaiolo italo-americano, con un accento orribile, un po' maschilista, un po' arraffone, con un rapporto assurdo con la vecchia madre, che strappa risate con qualche accenno alla cultura precolombiana che generalmente viene attribuita agli Italiani. Questo lo dico per pluriennale esperienza nei lidi statunitensi, in entrambe le coste del continente.

Commento sulla Serie
Non so perché sin da quando l'ho vista, mi ha fatto tenerezza. Forse perché la serie sembrava dovere convivere con lo stesso problema di budget che assilla le protagoniste, forse perché tra le tante proposte viste negli Stati Uniti lo scorso maggio, mi era mancata quella di una commedia vecchio stile. Non posso nascondere che anche il trash di alcune battute mi abbia convinto a rivederla, in occasione di qualche serata in cui anche la Tv generalista mi sembrava addirittura intellettualmente troppo stimolante. Così anche io, puntata dopo puntata, ho maturato un certo affetto e ho finito per seguirla.

Perché Vedere la Serie
Perché la storia è indubbiamente simpatica e così come sviluppata nel corso della stagione, offre sicuri spunti comici. Si può dire che gli autori si sono creati un contesto di tutta tranquillità, nel senso che hanno creato dei presupposti (rapporto ricchi-poveri, contesto della tavola calda, confronti tra stranieri, location dei bassifondi) tali per cui sarà loro facile trovare battute ed intrecci per le prossime puntate. Probabilmente, la media del livello delle storie rimarrà costante e questa è comunque una garanzia per farsi due risate. Quindi il consiglio è guardarla.

Perché Non Vedere la Serie
Perché è un tipo di serie nella quale non deve succedere granché, se quindi volete un inizio, uno sviluppo e un termine dell'avventura delle protagoniste, beh non fa per voi. Se poi non vi va di dovere ascoltare battute triviali, doppi sensi e un po' di umorismo scontato, rischiate di rimanere delusi. Altrimenti se è proprio quello che cercate in una serata davanti alla Tv beh uno sguardo comunque dateglielo.

Difficoltà Linguaggio
L'inglese non è come si suol dire plain, qualche volta si perdono dei passaggi a causa dei giochi di parole e del cambio di accenti tra un personaggio e l'altro, visto queste variabili dello slang lo pongo ad un livello medio alto. Per giunta le comedy sono tradizionalmente piene di riferimenti ad elementi di costume, fatti e personaggi assolutamente americani e confinati nella cultura (cultura?) pop a stelle e strisce, di cui per fortuna abbiamo solo una eco qui in Italia. Ciò rende di difficile comprensione qualche battuta o qualche sfumatura, aspetti che invece caratterizzano il telefilm e che lo rendono, senza alcuna forzatura, fedelissimo a possibili conversazioni su cui si può assistere quotidianamente a New York.

Fine
Il commento sulla serie è per il momento positivo. Un po' come mi è capitato di dire anni fa per spiegare ai miei amici cosa fosse The Big Bang Theory e perché dovessero assolutamente vederlo, è molto americano, il che lo rende complesso da proporre al pubblico italiano che potrebbe rimanere indifferente, nonché difficile da tradurre, sebbene al contrario di TBBT non si profilino opere di adattamento testi titaniche come quelle a cui sottopone un personaggio come Sheldon Cooper.

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