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venerdì 9 marzo 2012

Il Vin Brulè di Emy

Io l'ho bevuto poche sere fa. Che vi devo dire, a volte siamo messi di fronte a prove disumane...Io la conserverei per i momenti di freddo...ma fate voi. 
C'è una cosa da dire casa di Emy era veramente fredda, non so come sia possibile. 



Ingredienti:
Una bottiglia di vino rosso (avvertenza importante: non è che perché lo mettete in pentola il vino deve essere quello da cucina! Il vin brulè deve essere fatto rigorosamente con vino “buono” preferibilmente corposo) – zucchero 80gr – una stecca di cannella – un limone – una arancia – chiodi di garofano

Per prima cosa sciacquate e sbucciate il limone e l’arancia stando bene attenti a non lasciare la parte bianca attaccata alla buccia. È proprio la buccia la parte che ci serve e non deve essere amara!
Prendete una pentola di acciaio (le pentole antiaderenti o di smalto non vanno bene) di dimensioni medio piccole purché sia sufficientemente alta e versate al suo interno tutto il vino e lo zucchero. Mescolate con un mestolo di legno – che fa tanta scena e vi dà l’aria di chi sa il fatto suo – fino a quando lo zucchero non è completamente sciolto.
Non siate impazienti. Ora e solo ora mettete la pentola sul fornello, aggiungendo al vino la stecca di cannella, la buccia del limone e dell’arancia e qualche chiodo di garofano secondo i gusti.
Mettete un coperchio e lasciate cucinare a fuoco vivo fino a che il vino non arriva ad ebollizione. Servono pochi minuti. A questo punto togliete il coperchio, abbassate il fuoco e prendete un accendigas. Incendiate la superficie del liquido che dovrebbe iniziare a fiammeggiare. Attenzione a non bruciarvi! Gli accendini sono troppo corti perché e vi costringono ad avvicinare di più la mano al vino.
A questo punto si dovrebbe aspettare che la fiamma si spenga, ma io preferisco lasciare fiammeggiare giusto un minuto e poi spegnere il gas… la fiamma svanirà da sola. Non nego di aver sentito varie campane in argomento e ognuno ha la sua variante “del cuore”, quella che vi ho presentato è ovviamente la mia.
Ora. Il vin brulè è finalmente pronto e va servito ben caldo in tazza e, ripeto, attenzione a non scottarvi! Buona bevuta!
NB: non dimenticate i chiodi di garofano! Il vino va messo in tazza con un colino per non ritrovarseli tra i denti.

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