Siete mai stati contenti
di dover fare la fila?
Difficile! Dopo anni che
vivo a Roma, solo pensarlo ha anche un non so che di blasfemo.
Eppure ieri sera sono
stato contento di dover fare l'ennesima fila della giornata per
entrare in un locale. Casualmente, infatti, sono inciampato in una
bellissima ragazza. Due scuse, un sorriso, mezzo sguardo ed eccoci
che parliamo.
Si può capire da
discorsi senza senso se la persona con cui parli è semplicemente
perfetta?
Assolutamente sì, sono
proprio i discorsi privi di un senso logico, che lambiscono
incidentalmente particolari delle rispettive vite senza comunque mai
entrare nello specifico, che creano un primo effluvio di alchimia.
Così è successo. Quei
minuti altrimenti interminabili sono balzati in un secondo. Tanto da
non aver chiesto, preteso, pregato per un numero, nemmeno per un
nome.
Una volta dentro ho
girato, girato e rigirato..niente.
Ho formulato un pensiero
assoluto. In amore forse non conviene muoversi per cercare perché se
entrambi si cercano finisce che si rincorrono senza mai trovarsi.
Meglio stare fermi, l'amore arriva.
Ma se anche gli altri
leggeranno e seguiranno questa illuminazione appena disvelata..tutti
rimarranno fermi e nessuno si troverà più.
Allora sì, meglio
inoltrarsi nella ricerca, ma lasciando delle tracce. Ecco uno dei
motivi per cui ho iniziato a scrivere questo blog, una piccola impronta,
cosicché se qualcuno mi sta cercando, mi potrà trovare, seguire e
conoscere e la prossima volta che lo incontrerò in una fila, sarà
un po' più facile ritrovarsi.
Questa che mi pareva una
brillante idea non è stata accolta come pensavo dai miei amici
quando qualche tempo fa l'ho condivisa con l'umile aspirazione che tutti la
avrebbero considerata come una trovata incredibile.
Per di più ho deciso di
illustrarla ad Angie ed Emy due amiche di cui avrò modo di raccontare in seguito le quali mi hanno detto "Perchè no"
Eppure ho aspettato mesi prima di pubblicare questo primo post.